‘The Long Gaze Back’ per il Dublino One City One Book 2018

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Ormai da molti anni il mese di aprile è caratterizzato a Dublino dall’iniziativa One City One Book.

Per il 2018 è stato scelto il libro ‘The Long Gaze Back’, un’antologia di racconti tutti scritti da autrici, curata dalla scrittrice Sinéad Gleeson. Si tratta davvero di un ‘long gaze’, di un lungo sguardo: sono addirittura 218 gli anni che separano il racconto più vecchio (Maria Edgeworth) dal più recente (Eimear Ryan) della selezione.

Nell’introduzione Sinéad afferma:

‘Volevo che questo libro guardasse tanto al passato quanto al futuro, seguendo una linea verso quel passato in cui per le donne era difficile pubblicare i propri lavori, se non addirittura sconsigliato’.

Per questo include anche storie del XVIII Secolo.

‘Molti dei lavori più antichi mostrano proprio la lotta delle donne contro i pregiudizi di genere della loro epoca’.

Mentre molte storie hanno come tema la vita interiore delle donne, esponendo nel processo ogni sorta di verità universale, ci sono molte altre istanze che finiscono in queste storie sotto il microscopio della letteratura.

L’emigrazione, per esempio, con i suoi aspetti tanto di dislocazione tanto di opportunità. La sensazione di sentirsi fuori dal coro, o di sentirsi calati in una camicia di forza di accettabilità sociale. Il dolore di fronte a un’opportunità perduta: tutti temi, questi e altri ancora, affrontati con passione e acume, attraverso emozioni vivide.

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One City One Book esiste dal 2006.

Da allora i libri scelti erano sempre stati di autori maschi, con l’eccezione di ‘Fallen’, il romanzo di Lia Mills, che è stato scelto non solo da Dublino ma anche da Belfast per il 2016 – quando per la prima volta, e speriamo non per l’ultima, le due città si sono gemellate nell’iniziativa.

Buon viaggio, quindi a ‘The Long Gaze Back’ e alla sua celebrazione del lavoro sottovalutato di così tante donne, finalmente al centro dell’attenzione. Attorno al festival e al libro graviteranno numerose iniziative, per tutto il mese di aprile.

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Uno dei pregi di un’antologia è quello di consentire al lettore di stare in compagnia con le voci di molti differenti scrittori, saltando da una storia all’altra e scegliendo le preferite secondo i propri gusti, mentre tante voci risuonano dentro di noi.

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Al lancio dell’edizione 2018 erano presenti nove delle scrittrici.

Alison Lyons, direttrice di UNESCO City of Literature Dublino, ha dato il benvenuto illustrando la scelta del libro di quest’anno. Organizzare tutti gli eventi correlati è sempre un impegno gigantesco: vorrei ringraziare personalmente tutte le persone coinvolte in questo lavoro.

Il sindaco di Dublino, Micheál MacDonncha, si è augurato che un pubblico numeroso approfitti dei tantissimi eventi legati a ‘The Long Gaze Back’, moltissimi dei quali gratuiti.

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In particolare attendo con piacere l’evento del 7 aprile, presso The New Theatre, Temple Bar, con la performance di Anne Devlin, Eilís Ní Dhuibhne, Lia Mills e Christine Dwyer Hickey.

È sempre una esperienza molto interessante confrontarsi con altre scrittrici e discutere delle gioie, dei dolori e degli impegni che lo scrivere comporta, ed occasioni del genere saranno letteralmente a dozzine, in questo mese dedicato a ‘The Long Gaze Back’.

Per esempio, Irish Women Artists and Modernism, A Feast of Female Voices e Our Stories Ourselves.

Se siete a Dublino questo aprile, ci incontreremo agli eventi di One City One Book!

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