Tour italiano per il lancio di ‘Come cade la Luce’: Verona e Venezia

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Nei primissimi giorni di febbraio ho tenuto il corso ‘An Introduction to Creative Writing’ a Verona. Il corso si è tenuto nel bellissimo ‘co-working’ Mero and More. 
Mero and More è una realtà in cui si dà spazio alla creatività in tutte le sue forme, dalla moda alla lavorazione del cuoio, alla fotografia. Un posto perfetto, quindi, per ospitare anche questa nuova avventura dedicata alla scrittura creativa.

I miei personali ringraziamenti vanno a Paola Mero, Chiara Negri e Anna Mainenti per l’invito e per la calorosa accoglienza.

Gli iscritti al corso erano dodici ed abbiamo vissuto insieme una bellissima esperienza.

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I partecipanti si sono esercitati in un salto della fede: l’inglese non è la loro madrelingua, ma erano pronti a tuffarsi nelle acque dell’incertezza, e nuotare in un’altra lingua per un po’. Lo scopo era quello di scoprire e usare gli strumenti della creatività che non avevano ancora utilizzato nella loro lingua madre.

L’atmosfera è stata intensa: tutti erano al massimo dell’impegno e aperti. Tutti i partecipanti hanno scritto, liberi dalle costrizioni della lingua loro più familiare.

Sempre a Mero and More si è anche tenuta una presentazione di ‘Come cade la luce’. È stato in qualche modo molto appropriato avere una bella conversazione sul libro mentre eravamo circondati da tessuti, postazioni di lavoro, lavagne e altri attrezzi dei mestieri della creatività.

Voglio ringraziare la PR Paola Simeone e la come sempre infaticabile Federica Sgaggio. Senza di lei, niente di tutto questo sarebbe successo.

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La mia prima visita a Venezia, una trentina di anni fa, era stata in luglio: ancora ricordo il calore e l’umidità soffocante, e le folle di turisti. Piazza San Marco era allora un caleidoscopio di ombrelli colorati ballonzolanti sulla folla, mentre le guide precedevano i folti gruppi di turisti.

Questa volta, a febbraio, prendere il vaporetto dalla stazione ferroviaria per raggiungere il favoloso Sina Centurion Palace Hotel è stato completamente diverso.

Venezia è un mondo di fiaba adagiato su un letto d’acqua verdastra.

Era un lunedì qualsiasi, non c’era folla e i veneziani si stavano preparando per il carnevale. Io ero a Venezia per un evento legato alla pubblicazione di ‘Come cade la luce’, che era al tempo stesso – cosa ancora più importante – una occasione di beneficenza a supporto di ‘Amici di Angal’, organizzazione non profit a supporto di progetti in Uganda. Tra gli altri progetti, Amici di Angal ha aperto un ospedale, che fornisce cure essenziali a future mamme e bambini.

Ringrazio con molto piacere Pierfrancesco Marsia, del Management di Amici di Angal, per l’invito, e Francesca Visentin per il prezioso aiuto in questa parte del tour di ‘Come cade la luce’.

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Ad accoglierci al Centurion Palace la Press Officer, Micaela Scapin e il General Manager Paolo Morra. L’ospitalità è stata impeccabile.

Abbiamo passato una meravigliosa serata e dopo cena ci siamo accomodati sulla terrazza che dà sul Canal Grande.

La vista e la compagnia hanno avuto la meglio sul tempo non proprio amichevole.

Ci sono volte come questa in cui dovrei darmi un pizzicotto per essere sicura che non sto sognando.

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